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A BALLARE....CAPITA......


di COPPIACONLEICURIOSA
29.08.2013    |    28.541    |    11 9.5
"Iniziamo a ridere sul nulla, ad un certo punto Stefano mi dice: “Come succhi bene con quella cannuccia” ed io di rimando gli rispondo: “Dovresti vedermi con..."
Dai precedenti racconti avrete capito che adoro il sesso, adoro farlo con il mio uomo, ma adoro farlo anche con altri uomini, per provare nuove emozioni per poi raccontarle al mio compagno mentre facciamo l'amore.
Lui si eccita veramente molto nel sapermi così disinibita, ed io, sentendolo così preso da queste situazioni mi sento libera di muovermi come meglio desidero, questa condivisione mi dona felicità sia sotto l'aspetto fisico che quello mentale, in quanto per la prima volta ad un mio compagno, posso confidare, con piacere reciproco, questo mio modo di vivere la vita di coppia.
Nei mesi di maggio e giugno di quest'anno avevamo pensato di andare in un locale a luci rosse ed anche di provare una sera a fare del car sex, ma entrambe le idee sono rimaste per ora solo fantasie, perchè le trasgressioni per ora preferisco farle senza il mio uomo anche se lui sinceramente continua in questo periodo a propormi una serata in qualche parcheggio della brianza.
Probabilmente non sono ancora pronta a farmi vedere mentre mi lascio andare con un altro maschio, mentre metto la lingua in bocca ad un altro, mentre godo con un altro uccello, sapendo che lui è li vicino a me, che mi vede, boh, non vorrei ci rimanesse male nel sentirmi provare piacere anche senza di lui, non vorrei mi giudicasse, anche se credo che prima o poi soddisferò questo suo desiderio.
Quello che sto per scrivere invece è accaduto a fine luglio in una discoteca all'aperto vicino a Lecco. Ogni tanto con le mie due sorelle andiamo a ballare, ci piace passare delle serate tra di noi, a ridere, ballare e perché no, conoscere degli uomini, ma solo per il gusto di farci due risate nulla di più.
Quella sera sono uscita con un abbigliamento che non lasciava molto spazio alla fantasia, il mio compagno ha insistito affinché mettessi una camicetta corta ed una mini di jeans molto molto mini, per mettere in bella evidenza a detta sua, ma non solo, le mie splendide gambe slanciate.
Prima di andare in discoteca io e le mie sorelle ci siamo fermate in un pub dove abbiamo consumato un ottimo moijto, che ci ha donato quello sprint che serve per oltrepassare quel limite che altrimenti a volte frena il divertimento.
Eravamo tutte e tre molto cariche e appena dentro la discoteca abbiamo inziato a ballare senza freni, tanto da attirare su di noi subito l’attenzione dei maschietti, che a turno si mettevano vicino per cercare un approccio.
Eravamo allegre e su di giri, anche se ad un certo punto, sfinite dal continuo ballare, ci siamo dirette al bar per reintegrare con un bel moijto lo sforzo profuso.
Mentre eravamo sui divani a sorseggiare la meritata bevanda, si sono avvicinati tre uomini con cui abbiamo iniziato a dialogare per quel poco che si riusciva, considerando che la musica sovrastava le nostri voci, quindi, quasi in modo naturale, ognuna di noi si è messa a parlare intimamente con il proprio amico di turno.
Il mio, era un bell’uomo, si chiama Stefano, sulla cinquantina, alto, magro, brizzolato, un bel sorriso, e devo dire alquanto intraprendente.
Dopo poco che parliamo Stefano mi invita a ballare, accetto molto volentieri, perché la musica era veramente carina, e volevo riprendere le danze, quindi saluto le due sorelle e mi dirigo con lui in pista.
In parte era anche una scusa per staccarmi da loro, non volevo e non voglio, che mi vedano in atteggiamenti particolari con altri uomini.
Mentre balliamo Stefano mi si avvicina e mi mette una mano sotto la gonna, che come dicevo prima, era veramente inguinale, sorpresa lo guardo e lo scosto, mi sembrava eccessivo, ma poi, per non so quale motivo, mi convinco che potrebbe essere una serata speciale, una serata di quelle che avevamo fantasticato con il mio uomo, e quindi decido di lasciarlo fare, per vedere fin dove si spinge e fin dove lo lascio spingere, come in una specie di sfida mentale con me stessa.
Stefano intuisce dal mio sorriso che ha strada libera, non si lascia scappare il momento propizio e mi stringe a se sussurrandomi: “sei veramente bellissima”, e mentre lo dice mi fa sentire come prima, la sua mano sotto la gonna, una carezza delicata ma decisa, mi piace questo suo modo di essere maschio irriverente.
Mi chiede se ho ancora sete, annuisco, voglio perdermi nell’alcool per essere più libera possibile, non voglio pensieri negativi, ma solo divertirmi, per poi raccontarlo al mio uomo e godere con lui di questa mia serata trasgressiva.
Ci dirigiamo al bar, delle mie sorelle ho perso definitivamente traccia, il locale è ampio e molto affollato, quindi la possibilità di incontrarle è veramente minima. Questa certezza mi rende più audace, tanto da invitare Stefano ad andare nei lettini vicino alla piscina a bere l’ennesimo moijto.
Ci inoltriamo nelle ultime file in fondo, un luogo buio e decisamente riservato.
Iniziamo a ridere sul nulla, ad un certo punto Stefano mi dice: “Come succhi bene con quella cannuccia” ed io di rimando gli rispondo: “Dovresti vedermi con qualcosa di più sostanzioso quanto sono abile”, al che mi prende la mano, me la mette sopra i sui jeans e dice: “Ti basta questa come sostanza?”, ed io guardandolo gli strizzo l’occhio in segno di approvazione, sorridiamo. Ora si fa più deciso Stefano, si avvicina prendendomi il viso tra le sue mani mi mette la lingua in bocca, inizia a leccarmi ovunque sul viso, sul collo, lo lascio fare, è presissimo, sento le sue mani sul mio corpo, sento le sue dita che si stanno introducendo dentro il mio perizoma, sono sempre più audaci, ora le sento che cercano il mio sesso che è già umido, tanto che lui mi dice: “Ma quanto sei calda”, e senza dire altro ne infila due dentro di me, le sento entrare, mi pervade una scossa di piacere su tutto il corpo, sono abbastanza restia a farmi penetrare dalle dita dal primo che incontro, ma sono talmente libera di testa, che lo lascio fare, voglio godere stanotte, fregandomene di tutto.
Ora ho voglia di sentire il suo uccello tra le mie mani, voglio assaporarne la consistenza, gli slaccio i jeans e lo libero dai boxer, è decisamente duro, non enorme, ma molto molto duro. Adoro gli uccelli durissimi, li trovo meravigliosi.
La situazione si fa sempre più eccitante, abbiamo entrambi desiderio di scoparci, lui mi prende per la mano e mi dice: "Tesoro andiamo nel parcheggio, in macchina staremo più comodi", la mia risposta è scontata, "si certo Stefano" gli dico e quasi senza parlare ci dirigiamo al di fuori del locale.
Ci sediamo sui sedili davanti, appena dentro l'auto lui inizia a toccarmi dappertutto, è frenetico, desideroso, al che gli dico: "Ma con tua moglie è da molto che non lo fai?", e lui sorridendo mi dice "Ma non è bella come te", mi piace come fa, sa essere dolce e deciso, al che gli riapro la cerniera, e mi chino su di lui, inizio a leccarglielo, ha un buon sapore, lo sento gemere, ho quasi timore che venga subito nella mia bocca, mentre io voglio che mi scopi, voglio sentirmelo dentro, voglio raccontare al mio compagno che mi sono fatta scopare da uno sconosciuto.
Gli dico: "Stefano dammi il preservativo, voglio sentirti dentro di me", glielo infilo velocemente, lo faccio sdraiare dalla mia parte, lo voglio sotto di me, sono eccitatissima, con le mani gli prendo l'uccello e lo dirigo dentro di me, mi sta entrando, e penso a quale meraviglia di uccello che sto sentendo, durissimo, una sensazione che mi porta velocemente all'orgasmo, mi slaccia la camicetta, la sua lingua inizia a leccare il mio capezzolo che per natura è molto grande, gli piace, lo lecca e lo succhia, mentre le sue mani sono sul mio sedere, mi muove avanti e indietro, che bello, io dritta di schiena, con le mani che poggiano sul sedile, lo sento tutto dentro, sto godendo veramente tanto, lui leccandomi continua a ripetermi che sono bellissima, e mentre mi lecca, come immaginavo, lo sento esplodere, con un fiotto infinito, lunghissimo, lo sento contrarsi più volte, sento il liquido quasi dentro di me, mai visto un uomo con tanto seme.
Mi abbraccia e mi bacia, ma io ora ho fretta di tornare dalle mie sorelle, non voglio farle insospettire, ci rivestiamo velocemente, e torniamo dentro la discoteca. Dopo poco le incontro, faccio finta di aver ballato fino a poco prima, in quanto sono tutta accaldata, loro sorridono e tutte e tre decidiamo di tornare a casa anche perchè nel frattempo si sono fatte le 3.30.
Sono molto eccitata perchè ho voglia di raccontare al mio uomo quello che ho vissuto in questa notte di mezza estate.
Mentre torniamo a casa in auto con le mie sorelle ci facciamo due risate su questi uomini conosciuti, ma siamo talmente stanche da passare quasi tutto il tempo in silenzio.
Tra me penso a come iniziare il racconto a Luca, devo dirglielo assolutamente mentre facciamo l'amore altrimenti la prende male, lo conosco.
Eccomi, sono arrivata sono le 5 oramai, entro in casa e Luca è nel lettone con nostra figlia, mi avvicino, ma lui mi scosta e mi dice, non ti sembra che sia un pò tardi per tornare, puzzi di alcool da fare schifo e così dicendo rifiuta il mio bacio, si gira dall'altra parte e si addormenta. Sono tutta delusa, dovrò raccontarglielo un'altra volta.
Sono passati 20 giorni e l'altra sera mentre facevamo l'amore glielo ho raccontato, gli ho detto: "Luca sai che ho baciato uno quella sera che sono andata al Moregallo a ballare" e lui conoscendomi mi dice: "Raccontamela bene, sono sicuro che te lo sei scopato".
Come non amare un uomo che sa andare oltre, ditemelo voi, gli ho raccontato esattamente tutto quello che ho fatto, ed è per questo che ora ho potuto scriverlo.
Sono sette giorni che scopiamo come animali, che bello....
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